Martedi mattina dopo la consueta colazione a base di caffè italiano e croissant francesi orientiamo la prua verso la spiaggia di Saleccia, a nord-ovest del pittoresco paese di pescatori Saint-Florent.
La distanza dalla Baia di Tamarone, luogo di partenza, è di circa venti miglia che percorreremo in quasi quattro ore di navigazione.
Doppieremo Capo dell’Agnello, passeremo davanti a Barcaggio, sulla punta estrema del dito, gireremo Capo Corso ammirandone le sue bellezze selvagge e all’altezza di Centuri orienteremo la prua verso sud-ovest raggiungendo la spiaggia di Saleccia intorno all’ora di pranzo.
Il tratto di mare che navigheremo è famoso per la pesca d’altura in quanto zona di passaggio di tonni e ricciole. Potrete approfittare di utilizzare la canna da traino in dotazione alla barca per tentare di pescare il pesce per un pranzo sublime. Questa zona è battuta dalla brezza estiva del maestrale fin dalle prime ore del mattino. Potremo quindi farci aiutare dal vento issando le vele e navigando in totale relax. La pace e il silenzio ci accompagneranno fino al nostro arrivo.
Giunti alla spiaggia di Saleccia, lo scenario che potrete osservare sarà stravolgente per la sua bellezza, per la maniera selvaggia in cui questa parte di costa si esprime, per il bianco sgargiante delle sue spiagge e l’acqua turchese così trasparente al punto che l’ombra creata dalla luce del sole sulla barca si riflette sull’acqua in maniera incredibilmente nitida.

Dietro la spiaggia un paesaggio caratterizzato dalla pineta mediterranea che confina con le montagne di roccia granitica, dello stupendo deserto dell’Agriate. Uno scenario che ti fa sentire come sospeso tra acqua e cielo. Le sfumature della natura, i profumi della macchia caratterizzata da un’abbondante presenza di ginepro e mirto, si percepiscono nell’aria, facendoci capire quanto spesso non ci soffermiamo ad osservare ciò che ci circonda.
Fare il bagno in questa spiaggia diventa un obbligo.
Pranzeremo, potrete fare bagni ripetutamente fino alle cinque, momento in cui salperemo l’ancora per dirigersi verso Saint-Florent dove passeremo la notte in rada o in porto.
Il paese è di architettura genovese ed è molto pittoresco. È ricco di movimento e di turisti che si accingono a camminare sulla promenade del porto per visitare le stupende boutique, scegliere un ristorante per la sera o bersi un aperitivo a base di pastis e vini tipici della regione.